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  • Malachia 3,16

    di Eleonora Natoli

    «Allora quelli che hanno timore del Signore si sono parlati l’un l’altro; il Signore è stato attento e ha ascoltato.»
    Parola e ascolto: elementi essenziali, anzi sostanza della relazione; dialogo inteso come forma privilegiata di conoscenza e di riconoscimento della dignità e dei doni dell’interlocutore.

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  • Giobbe 2, 7-9

    di Eleonora Natoli

    «Satana [...] colpì Giobbe di un ulcera maligna [...] Sua moglie gli disse : “Rimani ancora fermo nella tua integrità? Maledici Dio e muori!”»
    E’ davvero la moglie che sta parlando a Giobbe, o non è forse l’ateo che prima o poi fa capolino in tutti noi? Tutti abbiamo avuto l’esperienza del dolore. Restare saldi nella fede quando nella vita tutto comincia a precipitare, è un’impresa

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  • Geremia, 45, 5b

    di Eleonora Natoli

    «A te darò la vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai.»
    Una promessa, un’apertura al futuro che YHWH, per bocca del profeta Geremia, rivolge a Baruc. Non volendo ritrattare una profezia ritenuta falsa, Geremia e Baruc si attirano l’odio del re e del popolo: devono fuggire lasciando la loro terra. La vita di Baruc si trasforma in una fuga in cerca di quella salvezza che Dio gli promette e in cui lui confida.

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  • Matteo 5, 13 a. 14 a. 16

    di Eleonora Natoli

    «Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido con che lo si salerà? Voi siete la luce del mondo. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.»
    Una benedizione essere sale e luce della terra. Una benedizione essere preziosi alla comprensione del senso dell’esistenza e al gusto che possiamo offrirle. Riceviamo una benedizione che non è ad uso privato, ma che vive e ci fa vivere solo se la mettiamo al servizio delle sorelle e dei fratelli.

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  • Giovanni 4, 13-15

    di Eleonora Natoli

    «Gesù le rispose: “Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna.”... »
    La vita di ciascuno di noi, come quella della samaritana, rischia di essere rinchiusa nella necessità del gesto quotidiano, compito ineludibile. La donna avverte che la sua vita è tutta lì, circoscritta alla fatica del gesto ripetuto che non lascia spazio ad altro

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